Credits: Pinterest

Un elemento fondamentale dell’interior design è il colore, che esso sia del mobilio, dei complementi d’arredo, del pavimento o delle pareti; esso ci permette di creare una particolare atmosfera, di modificare la percezione di un ambiente, di vivacizzarlo e di renderlo più o meno piacevole.
La scelta dei colori però deve essere ponderata soprattutto quando si tratta di scegliere il colore delle pareti essendo un elemento a lungo termine che difficilmente viene modificato con frequenza. Bisogna individuare il giusto abbinamento tra i colori dell’arredo, del pavimento e delle pareti, sia che si tratti di quelle di un ambiente domestico che lavorativo.
I colori hanno una precisa suddivisione e classificazione.
Essi si dividono in colori primari e secondari. I primi sono il rosso, il blu e il giallo e non possono essere generati da altri colori, mentre i secondi si ottengono dalla miscelazione di due colori primari in parti uguali e sono arancio, il verde, il viola. I colori secondari sono complementari dei colori primari dei quali non sono formati.

I colori possono poi essere suddivisi anche in altre tre categorie: colori caldi: giallo, rosso e arancione, colori freddi: blu, viola e verde e colori neutri: nero, bianco e grigio.
Partendo da queste catalogazione dobbiamo ricordare che accostando colori tra loro complementari otterremmo il massimo del contrasto, il viola e il giallo, il verde e il rosso e l’arancio e il blu.
Mentre se accostiamo due colori di differente “famiglia” il colore modificherà la sua intensità.

Credits: Pinterest

Prima di effettuare una scelta della tinta a noi più consona dobbiamo però osservare bene lo spazio di cui ci stiamo occupando e studiare tutti gli elementi che possono influenzare il risultato: le dimensioni e la forma della stanza, la sua illuminazione, sia naturale che artificiale, e la sua destinazione d’uso.
Infatti se l’ambiente è molto alto e vogliamo ridurlo andremo a scegliere un colore scuro per il soffitto, mentre al contrario se la stanza è bassa per il soffitto sceglieremo tonalità chiare, il bianco in particolare. Se il locale si sviluppa in profondità la parete di fondo andrà colorata con una tonalità scura e calda, se invece lo sviluppo è in larghezza saranno le pareti laterali a prendere vita grazie alle tinte.
Se la stanza è caratterizzata da una forma irregolare meglio scegliere un unico colore ed utilizzare effetti come la tonalità opaca o satinata per diminuire la percezione delle diversità strutturali.
I colori possono aiutarci a diminuire o ampliare la percezione che si ha di un ambiente, i colori chiari amplificano e aumentano la luminosità mentre quelli scuri rimpiccioliscono.
Se la parete è intramezzata da finestre è consigliabile utilizzare tinte tenui per evitare il contrasto troppo netto tra la luce che entra dall’esterno e l’eventuale tonalità scura della parete, lo stesso vale per la parete di fronte alla finestra che se chiara permetterà una migliore diffusione della luce.
Oltre agli aspetti legati alla struttura della stanza quando affrontiamo la scelta dei colori dobbiamo tenere conto della cromoterapia, ossia quella scienza che attribuisce ai colori la capacità di influenzare lo stato d’animo delle persone, questo elemento sarà fondamentale sia operiamo nell’ambito casa che in quello ufficio.

Credits: Pinterest

Per quanto riguarda la casa è indispensabile abbinare i colori delle pareti con quelle dell’arredamento per creare un ambiente coerente in tutti i suoi dettagli.
Bisogna inoltre tenere presente lo stile di arredamento che abbiamo scelto di seguire, dal moderno allo shabby chic, dal classico all’etnico ognuno ha le sue peculiarità e dei colori predominanti tra cui scegliere.
Se l’arredamento è moderno dalle linee pulite e semplici possiamo scegliere le tonalità dell’azzurro denim, del verde e del grigio, in particolare se i mobili sono bianchi in modo che essi prendano risalto. Se vogliamo restare su tinte più neutre con lo stile moderno possiamo sempre usare colori come il tortora, il beige, il cipra e l’intramontabile bianco, se però il bianco è l’elemento principale dei mobili meglio inserire anche il colore magari con delle piastrelle se siamo in cucina o della carta da parati per dare movimento e vitalità.
Se la nostra casa è caratterizzata da uno stile classico solitamente la scelta ricade su tinte neutre ma possiamo optare anche per toni più accesi come il rosso o il bordeaux, attenzione alle dosi, sono colori forti, meglio riservarli ad una sola parete perché dosi eccessive oltre a incupire la stanza secondo la cromoterapia creano agitazione e aggressività se ne viene fatto un uso eccessivo, mentre dosati favoriscono l’energia.
Altro colore che possiamo abbinare allo stile classico è il giallo, colore che dona vivacità e calore, avvolge e valorizza il mobilio in tutte le sue svariate tonalità.

Credits: Pinterest

Se la casa è arredata con lo stile etnico vietato il colore bianco, via libera ai colori accesi, i colori della terra dai toni aranciati ai marroni sono l’ideale, ma anche i verdi o addirittura il lilla può essere perfetto per mettere risalto un armadio in legno in stile etnico.
Il lilla e toni della lavanda sono i più indicati se la nostra casa segue i dettami dello shabby chic, così come il verde salvia o l’azzurro sia nella tonalità pastello che accesa. Se questi colori sembrano troppo invece di colorare l’intera stanza prediligere una sola parete o un angolo in particolare.
Indifferentemente dallo stile che abbiamo scelto di seguire bisogna ricordarsi di creare una coordinazione tra le tonalità delle varie stanze, per i corridoi meglio scegliere una tonalità più scura rispetto a quella delle stanze su cui esso si affaccia, questo contribuirà a aumentare la loro luminosità.
Per quanto riguarda l’aspetto della cromoterapia da ricordare che i colori freddi hanno qualità calmanti e favoriscono la concentrazione, quindi più adatti alle camere e alla zona studio, i colori caldi hanno all’opposto, come già detto, proprietà energizzanti quindi sono consigliati per la zona living e cucina.

Le tendenze per la casa per il 2017 in tema di colori sono molto particolari, per eccellenza troviamo il Denim Drift, un azzurro desaturato che dona eleganza. Come secondo colore di punta troviamo il grigio nelle sue varie sfumature, da abbinare in particolare con il rosa pastello e il marrone. Abbiamo poi colori più intensi come il verde foresta che va accostato al nero e ai colori metallizzati come l’oro, entrambi non intesi come elemento totalizzante ma come sfumatura di contesto, come elemento “macchia”.

I colori sono importanti non solo nella progettazione di una casa ma anche in quella degli ambienti lavorativi. In questa tipologia bisognerà considerare con particolare attenzione agli effetti della cromoterapia, il colore è uno strumento che permette di migliore l’aspetto psicofisico dei lavoratori e il loro rendimento.
Sicuramente bisogna partire dall’ambiente che si vuole creare e dalla tipologia di attività a cui esso è preposto, alcune hanno particolari esigenze da rispettare. Per gli studi medici è indicato in particolare il colore bianco perché da un maggiore senso di ordine ed igiene, in particolare però per gli studi dermatologici questo sarà obbligatorio perché è l’unico colore che non falsa la realtà.

Credits: Pinterest

Per le altre tipologie di studi la scelta del colore è libera. Ad oggi il bianco è sempre il colore più utilizzato però esso tende a rende gli ambienti sterili ed impersonali meglio quindi osare e abbinarlo a tonalità diversificate. Per le aree operative sono consigliati i colori caldi che donano vitalità, favoriscono la socializzazione e la creatività, attenzione al dosaggio, soprattutto del rosso, se non si vuole ottenere l’effetto di aumentare l’aggressività. Gli stessi colori sono indicati anche per le zone ingresso e reception invitano alla comunicazione e trasmettono energia e positività e sono dunque un ottimo biglietto da visita.
Per le aree relax azzurro e verde sono indicati se vogliamo creare un ambiente rilassante dove ritrovare pace e serenità.
Il verde insieme al viola è perfetto per le aree meeting, il primo, infonde calma ma senza influenzare le prestazioni della mente, il viola invece diminuisce l’irritabilità e favorisce l’ispirazione. Idea vincente è accostare più nuance di colore o alternarle a della carta da parati personalizzata.

Qualsiasi sia l’ambiente un altro elemento da tenere in considerazione quando andiamo a scegliere il colore delle pareti è il colore e il tipo di pavimento.
Se il pavimento è molto scuro meglio accostare un colore delle pareti chiaro bianco, beige, avorio, per sottolineare il distacco, inoltre se abbiniamo un colore anch’esso scuro renderebbe cupa la stanza.
Il pavimento chiaro necessita anch’esso di colori chiari se nella stanza abbiamo scarsa illuminazione naturale.
Molto importante la combinazione dei colori dei battiscopa, il pavimento risulta più ridotto se è dello stesso tonalità delle pareti, al contrario risulta più ampio se la zoccolatura è dello stesso colore; la scelta qui ricade in base alle esigenze della stanza.

Scegliere il colore delle pareti non è dunque una cosa banale, richiede uno studio mirato, ma a dispetto di tendenze, cromoterapia o abbinamenti predefiniti l’ultima scelta sarà sempre quella del gusto personale di ognuno di noi, in quanto che sia la nostra casa o l’ufficio l’importante è sentirsi a proprio agio nell’ambiente in cui dobbiamo trascorrere il nostro tempo.


    [wpgdprc "Utilizzando questo modulo accetti la memorizzazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.Privacy Policy"]

    team

    Contatti

    Come possiamo
    aiutarti?

    L'Atelier dei Progetti Architettonici